giovedì 21 ottobre 2010

ANCORA MALEDUCAZIONE

Cari amici, dopo una lunga pausa estivo-autunnale (dovuta a qualche guaio di salute, in via di superamento), torno a scrivere su questo blog per parlare - ancora una volta - di maleducazione. Fateci caso: anche le persone più acculturate, che almeno in via ipotetica dovrebbero disporre di tutti gli strumenti per comportarsi civilmente, scivolano in un degrado generale di cafoneria, che si riflette e si allarga a tutto il contesto nazionale. Esempi? Quasi più nessuno mette una mano davanti alla bocca quando starnutisce, o tossisce, o sbadiglia, mostrando dentature spesso orribilmente malandate e lingue patinate di licheni verdastri.. Per non parlare della pessima abitudine di bere a canna direttamente dalla bottiglia, per poi riporla tranquillamente in frigo e offrirla da bere agli amici in visita, corredata dalla saliva del padrone di casa e dei suoi ineffabili familiari. Mi è capitato di declinare inorridita una simile offerta, dopo aver visto il tipo di comportamento che ho descritto sopra. Sembra incredibile, vero? Eppure, è un comportamento largamente diffuso, che ormai non fa più notizia. Mah. Davvero i nostri concittadini sprofondano irrimediabilmente verso una barbarie generalizzata. Ma noi non dobbiamo cedere all'andazzo generale. Difendiamoci da questi trogloditi di ritorno con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione: facciamogli notare le loro nefandezze, rifiutiamo scandalizzati la bottiglia tracannata da tutta la "bella famigliola italiota", richiamiamo all'uso delle buone maniere chi pare essersene dimenticato.... Non soccombiamo alla marea nera della maleducazione, che pare davvero - come il pozzo petrolifero al largo della Florida - non trovare mai il "tappo" giusto. Ma il tappo, credetemi, siamo noi.