giovedì 26 aprile 2012

Cari amici,
eccomi di nuovo qui, caricata a molla dopo gli ultimi scandali politici di casa nostra... Una palla mortale, a ben guardare: sempre gli stessi squallidi figuri (lombrosianamente, chi si potrebbe fidare di uno con la faccia di Belsito??), gli stessi vizi da neo-arricchiti di provincia (porsche, diamanti, resort, bagasce...), le stesse scuse penose ("non ne sapevo niente", "l'hanno fatto a mia insaputa"). Ma la cosa che, ho scoperto, li accomuna tutti, i potenti di casa nostra, è la "sindrome di Dorian Gray". Vi ricordate il famoso romanzo di Oscar Wilde, dove i sordidi vizi e le efferate perversioni del protagonista corrompevano solo il suo ritratto, lasciando il suo bel viso angelico mondo da ogni macchia? Ebbene, da noi succede il contrario: tutti i vizi, i tic, le connivenze, gli accomodamenti, le cialtronerie, le arrogantate dei nostri satrapi si stampano subito sui loro visi, degradandoli progressivamente. Vi ricordate com'era Renzi "il rottamatore" ai suoi esordi? Un putto michelangiolesco, paffuto e rubicondo. Ora nèi, macchie e pustole hanno cominciato a corrodergli il visetto dal sorriso volpino, mentre il suo arcinemico D'Alema ormai da tempo mostra un sembiante rinsecchito da quaresimale, corredato da protuberanze e porri da abuso di potere (uno che sta seduto in Parlamento da quasi mezzo secolo, ne ha viste e fatte....). E la galleria potrebbe continuare a lungo: Veltroni e i suoi orridi peduncoli, Berlusconi tutto ponfi e bitorzoli, la vitiligine geografica di Cossiga, le macchie da senescenza di Napolitano, per non parlare della tragica maschera tutta buchi e cicatrici di Martinazzoli buonanima, per questo soprannominato "l'ergastolano".... Ma anche i potenti giornalisti italiani non scherzano: si va dal pallore cadaverico di Ferruccio De Bortoli (mi rifiuto di assegnargli il "de" nobiliare che egli vezzosamente si attribuisce, essendo evidente che si tratta di un patronimico del tutto popolaresco: figlio di Bortolo), al viso lunare di crateri acneici di Aldo Cazzullo (altro cognome che fa pensare), alle escrescenze di Enrico Mentana... E mi fermo qui.
La domanda è: ma con tutti i quattrini che guadagnano - in qualche non raro caso anche fraudolentemente - non possono rendersi almeno guardabili? Cercare quantomeno di non suscitare in noi il ribrezzo?
Dopo averli guardati e riguardati, abbiamo solo un desiderio: non rivederli più.
Antipolitica? No. Solo disgusto. In tutti i sensi.
A casa, a casa. 
E poi, che arrivi finalmente qualcosa di nuovo.



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