martedì 13 agosto 2013

LA MODA DEI TESCHI, METAFORA DEL PRESENTE

All'inizio ha prestato una fuggevole attenzione di retrocranio. Alla decima visione di un teschio su una maglietta esposta in un negozio molto trendy, ho pensato: ma che succede??? Poi, ho cominciato a farci caso: i teschi erano dappertutto. Sui gioielli, sui vestiti, sui cappelli, sulle scarpe, di ogni foggia e colore, ma tutti ugualmente incongrui, minacciosi e macabri. Ma che razza di moda è questa? E perché mai una persona di buon senso e buon gusto dovrebbe mettersi addosso un simbolo così tetro? Ho pensato che l'ingiustamente osannato artista Damien Hirst, con le sue opere tra il furbastro e il catacombale che annoverano anche teschi rivestiti di diamanti e squali imbalsamati, potrebbe aver sdoganato questa ennesima trovata di pessimo gusto. Ma forse la verità sta da un'altra parte: vista l'ecatombe di donne morte ammazzate, anche quest'anno, il teschio vuole semplicemente rappresentare un terribile e beffardo monito per noi tutte.
Ma francamente non ci trovo nulla da ridere. E tantomeno da comprare.

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