lunedì 1 febbraio 2010

IL MOTORE ACCESO

Da un po' di tempo, soprattutto in questo inverno così rigido, sto notando il rinascente fenomeno del "motore acceso": la gente - fregandosene del riscaldamento globale, delle polveri sottili, del costo esorbitante della benzina, del sacrosanto diritto di noi tutti a respirare - si ferma a lato della strada, o nel parcheggio del supermercato, o sotto la scuola del figlio, o sotto casa, con il motore acceso. Non per i pochi secondi necessari a una partenza prudente: per decine di minuti. Mentre la moglie fa la spesa, mentre il marito cerca gli occhiali su in casa, mentre il bambino si mette in fila prima di uscire da scuola, mentre l'amico scende a comprare il giornale... Così, per non fare la fatica di girare la chiavetta dell'accensione o per altri imperscrutabili motivi che sfuggono alla ragione. Mi pare che i motori attuali non abbiano più bisogno di essere accesi un po' prima di muovere le ruote, come una volta, e che "scaldare il motore" sotto le case per un quarto d'ora, quando le nostre città sono già delle camere a gas, sia veramente una manifestazione di grande inciviltà, e - se mi passate il termine un po' forte - di grande idiozia. Già continuare a usare l'auto per andare a stare fermi in coda nel centro delle nostre città congestionate dimostra una cocciutaggine refrattaria a qualunque ragionamento, ma tenerla accesa per niente è troppo. Ho notato con disappunto che lo fanno anche quei soggetti "istituzionali" che per primi dovrebbero dare il cosiddetto "buon esempio": ho visto qualche giorno fa un'auto dei carabinieri ferma - giuro - per oltre 30 minuti a motore acceso a lato di via Vincenzo Monti, a Milano, per misteriose ragioni. E due giorni dopo un furgone della polizia in via Ariosto che ha sputato fumo per 45 minuti, perfettamente fermo, per nessun motivo apparente. Che dire? "Chi tiene il motore acceso avvelena anche te: digli di smettere". Ebbene sì, anche se sono le forze dell'ordine. In attesa che arrivino le nuove tecnologie "start and stop" (cioé i motori intelligenti - loro sì - che spengono e accendono automaticamente il motore) cerchiamo con garbo di far capire ai nostri cari compatrioti che la sosta a motore acceso è roba da anni sessanta, quindi "da vecchi". Vedrete, lo spauracchio farà il suo effetto: in Italia, più nessuno vuole sentirsi vecchio, tutt'al più "diversamente giovane"... Fatemi sapere. Ciao a tutti!

3 commenti:

  1. Hai proprio ragione...
    Non lo spegne mai nessuno.
    Qualche volta mi è capitato di spegnerlo, ma da oggi ci penserò più spesso e cercherò di spegnerlo sempre.

    Marco

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  2. Mi fa piacere leggere il post di un "accesista pentito"... Avanti così, facciamo caso ai nostri comportamenti, riflettiamo sul nostro agire e il mondo cambierà, a poco a poco... Grazie, anonimo. Se poi la prossima volta ti firmi, sarò ancora più contenta!

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  3. Sono d'accordo!
    Io ai passaggi a livello lo spengo sempre.
    Come anche nelle lunghe code cittadine, in autostrada al casello nelle code vacanziere, ecc...
    Se facesse così anche quello davanti a me non dovrei respirare tutto quel gas di scarico.
    Purtroppo molti, specie d'estate, preferiscono chiudersi in auto col climatizzatore a palla e surriscaldare ulteriormente l'aria circostante e intossicare tutti quelli che gli stanno attorno...

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