PEDONI DI TUTTO IL MONDO... INCAZZATEVI!
Un tempo lontano, i marciapiedi erano luoghi sacri, dove il pedone si sentiva tranquillo e andava sicuro per la sua strada, fischiettando. Ora i marciapiedi sono pieni di insidie, quasi peggio delle strade, perché ci promette un'illusoria protezione che non ci offre più. I nostri "nemici" sono tanti: ciclisti con il cellulare all'orecchio e una mano sola sul manubrio che - non osando più affrontare la sede stradale loro riservata, ormai diventata una jungla assassina - si tuffano distratti tra i pedoni, facendo pericolosi slalom; poderose Cayennes (nome inquietante... I proprietari saranno ex-ergastolani sfuggiti al penitenziario più famoso del mondo? Certe volte vien da pensarlo) parcheggiate con arroganza anche su cordoli alti 30 cm o più; monopattini guidati spericolatamente da pargoli con casco d'ordinanza, ziz-zaganti tra pedoni che ne sono sprovvisti, poveretti; passeggini da combattimento, equipaggiati di optional peggio delle auto di James Bond, portati in giro con aria aggressiva da mamme-guerriere che attraversano la città a tutta birra, con cellulare all'orecchio e passeggino contundente (ma penseranno che la condizione di maternità le sollevi dal rispetto delle regole?); senza contare i "normali" ostacoli che rendono il cammino del pedone in città un vero e proprio percorso di guerra: ponteggi, lavori in corso, ordinario e inarginabile parcheggio libero di ogni genere di veicoli, in posizioni spesso acrobatiche.
E per finire, un fenomeno che riguarda indifferentemente città e paesi: la progressiva cancellazione del marciapiede stesso, come luogo "che non rende", sempre più sacrificato sull'altare delle irresistibili, ma soprattutto remunerative, esondazioni della speculazione immobiliare, che - come un termitaio - sta corrodendo dall'interno il nostro vivere comune, occupando militarmente ogni spazio.
Che fare? Non molto, purtroppo. A mio parere, non resta che organizzarci (che so, potremmo fondare il movimento "Pedoni incazzati", o "Giù le gomme dal marciapiede", ad esempio) e andare a difendere le nostre sacrosante ragioni presso gli enti che - almeno in teoria - dovrebbero stare dalla nostra parte: Comuni, Province, Regioni, Associazioni. Ma mentre i ciclisti l'hanno fatto e sono diventati una potente lobby che ottiene ascolto, noi pedoni siamo veramente gli ultimi proletari, totalmente senza potere. Quindi, PEDONI DI TUTTO IL MONDO UNITEVI! Ma prima, INCAZZATEVI, naturalmente... E fatemi sapere se siete pronti a fondare il nostro movimento.
Alla prossima!
lunedì 22 febbraio 2010
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Cara Gabriella, fra gli ostacoli che rendono difficile camminare sui marciapiedi cittadini nei hai dimenticato uno, purtroppo onnipresente e dovuto a sovrana maleducazione: gli escrementi dei cani.
RispondiEliminaA onor del vero, i proprietari che raccolgono le produzioni dei loro animali stanno aumentando, ma ancor maggiore resta il numero di coloro che se ne fregano degli altri e del bene pubblico, e lasciano dovunque mucchietti di cacca. Eppure basterebbe così poco per ovviare al problema...
Ciao
Manuela